mercoledì 23 maggio 2018

VENTI ROMANZI (E UN SAGGIO) SUI VIAGGI NEL TEMPO


 
Il tema dei viaggi nel tempo mi ha sempre affascinato, sia per la questione dei paradossi temporali (problemi del tipo: cosa succede se viaggiando nel passato uccido un mio antenato? Nascerò lo stesso? E se non potrò più nascere come farò nel futuro ad ucciderlo?), sia per la curiosità che mi ispira la situazione in cui una persona di una data epoca viene presa di peso e sbalzata in un'epoca completamente diversa, a volte a lei sconosciuta, con altre abitudini, un'altra morale, un altro modello di vita, altri usi e costumi. Riuscirebbe quella persona ad adattarsi ad una mentalità che niente ha a che fare con quella nella quale è vissuta e sulla quale ha impostato la sua esistenza? Letteratura e cinema hanno affrontato spesso questo argomento così intrigante, concentrandosi a volte sugli aspetti scientifici, altre su quelli legati ai paradossi, altre ancora su quelli sociali. Io qui vi propongo venti romanzi nei quali il tema dei viaggi nel tempo costituisce un elemento importante della trama, più un saggio che, partendo dalla ricerca scientifica, ne esplora le implicazioni concettuali e filosofiche.  Parlare di viaggi nel tempo oggi non è più infatti solo una questione puramente accademica o di divertissement buono solo per film e romanzi, visto che la fisica quantistica ha cominciato a prenderli in considerazione anche dal punto di vista scientifico, seppure ancora solo su un piano teorico. Lo stesso Stephen Hawking non ha escluso che il flusso cronologico un giorno si possa invertire.


Canto di Natale, Charles Dickens, 1843


Questo classico della letteratura mondiale occupa una posizione a sé stante in questo elenco, presentandosi sostanzialmente come una fiaba con un preciso intento edificante. Ma, pur essendo privo di qualsivoglia riferimento alla scienza o alla critica sociale (caratteristiche che si ritrovano invece, assieme o singolarmente, negli altri romanzi citati), non si può negare che le visite di Scrooge al Natale passato e a quello futuro rappresentino uno dei primi tentativi fatti in ambito letterario di immaginare un viaggio nel tempo. 



Un americano alla corte di re Artù, Mark Twain, 1889


Un comune cittadino americano, in seguito ad una botta in testa rimediata durante una rissa, viene catapultato nell'anno 528, in Inghilterra. Qui conoscerà re Artù e i cavalieri della tavola rotonda, che si riveleranno molto diversi da come la leggenda ce li ha tramandati. Scampato ad una condanna al rogo, a causa delle sue conoscenze tecnologiche si conquisterà la fama di grande mago, costretto addirittura a battersi con Merlino, geloso dei suoi poteri. Eliminato l'antagonista, il nostro protagonista si darà da fare per ricreare nell'Inghilterra altomedievale quella rivoluzione industriale della quale era un fervente sostenitore nella sua epoca. Col suo stile ironico ed irriverente Twain compone una brillante parodia della leggenda arturiana (nella quale la resa storica passa in secondo piano rispetto all'intento goliardico) e un elogio di quel progresso scientifico che tanto ammirava.



La macchina del tempo, H. G. Wells, 1895


E' il vero antesignano di tutti i romanzi moderni sui viaggi nel tempo. Uno scienziato di fine Ottocento costruisce una macchina del tempo con la quale viaggia nell'anno 802.701, epoca in cui l'umanità si divide tra i pacifici Eloi ed i mostruosi Morlock, che vivono nelle viscere della terra ed escono di notte per cibarsi degli Eloi. L'attenzione dell'autore, più che alle teorie scientifiche, va alla società che il viaggiatore trova in quel lontano futuro, avvicinandosi alla fine al genere distopico. Il libro ha avuto due trasposizioni cinematografiche, L'uomo che visse nel futuro (1960) e The Time Machine (2002).


Le meraviglie del Duemila, Emilio Salgari, 1907


Il primo scrittore italiano a cimentarsi coi viaggi nel tempo fu Emilio Salgari, che in questo romanzo narra le avventure di un milionario e di uno scienziato i quali, sfruttando le particolari proprietà di una pianta, cadono in un sonno indotto dal quale si risveglieranno solo cento anni dopo, nel 2003. Verranno quindi a contatto con le meraviglie tecnologiche dell'epoca (che comprendono alcune anticipazioni come la plastica e la televisione), ma l'aria satura di emanazioni elettriche farà crollare il loro sistema nervoso, tanto che verranno dichiarati pazzi e internati in un manicomio. 


La fine dell'eternità, Isaac Asimov, 1955


Come gran parte delle opere di Asimov, questo è un romanzo di fantascienza vera e propria, incentrato però sui viaggi nel tempo e sui paradossi temporali. In un futuro molto lontano gli uomini hanno infatti imparato a viaggiare nel tempo e usano questa capacità per intrattenere rapporti commerciali con altre epoche. Per evitare qualsiasi turbolenza sociale è stata istituita la casta degli Eterni, con il compito di manipolare il tempo viaggiando nel passato e nel futuro per eliminare le imperfezioni della storia ed assicurare così stabilità e pace. Il protagonista del romanzo è proprio uno di questi Eterni, che ad un certo punto si troverà a dover scegliere tra salvare l'eternità o il proprio amore.  


Dottor Futuro, Philip K. Dick, 1960

Un affermato medico del XXI secolo, Jim Parsons, esperto conoscitore dei più avanzati ritrovati teconologici per salvare vite umane, viene rapito grazie ad una macchina del tempo e trasportato a centinaia di anni nel futuro, precisamente nel 2405. Qui entra in contatto con una società in cui vige il culto della morte, nella quale il numero della popolazione è fisso, per cui non può esserci nuova nascita se non in corrispondenza di una morte. Le cure mediche per salvare la vita sono pertanto fuorilegge, ma le competenze del protagonista e le sue profonde conoscenze della tecnologia medica del XXI secolo saranno comunque sfruttate dai detentori del potere per portare a compimento un grandioso complotto che si snoda attraverso i secoli. Parsons diventerà così l'involontario protagonista di una serie di viaggi nel tempo e nello spazio che lo porteranno prima su Marte e poi nel XVI secolo, e dovrà districarsi tra pericolose macchinazioni e paradossi temporali, in una trama complessa e intricata che solo un maestro del calibro di Dick poteva concepire.


Indietro nel tempo, Jack Finney, 1970 
 

 Un illustratore newyorkese, Simon Morley, accetta di partecipare ad un esperimento ideato dal dottor Danziger, scienziato geniale che, ispirandosi alle teorie di Einstein, ha trovato il modo di viaggiare nel passato. Il nostro protagonista finisce quindi nella New York del 1882, dove cerca di risolvere un mistero legato alla sua famiglia e dove incontra una ragazza di cui si innamora. Per sfuggire alla polizia che per errore gli dà la caccia, i due ritornano nel XX secolo, per scoprire che l'invenzione di Danziger è stata finanziata dal governo degli Stati Uniti che la vuole usare per modificare il passato e fare in modo che la rivoluzione castrista di Cuba non si verifichi. Finge quindi di accettare di compiere quella missione politica, ma, tornato nel 1882, impedisce invece che i genitori di Danziger si conoscano e che quindi venga mai scoperto il modo di viaggiare nel tempo. A questo punto non ha altra scelta che restare con la sua innamorata nel XIX secolo, epoca che comunque nel frattempo aveva imparato ad apprezzare più di quella dalla quale proveniva.


La straniera, Diana Gabaldon, 1991

 
E' il primo romanzo della saga Outlander, da cui è stata tratta una fortunata serie televisiva. Inverness, Scozia, 1945. L'infermiera militare Claire Beauchamp sta trascorrendo una seconda luna di miele col marito, per festeggiare la fine della seconda guerra mondiale che li aveva tenuti divisi a lungo. Mentre stanno visitando un cerchio druidico su una collina nei dintorni della città, Claire viene misteriosamente risucchiata da una delle pietre e catapultata nella Scozia del XVIII secolo, precisamente nel 1743. Dovrà quindi cercare di ambientarsi rapidamente in un'epoca che conosce solo superficialmente grazie a quello che le aveva raccontato il marito, storico di professione, anche perchè appena arrivata viene subito aggredita da un ufficiale inglese (che vanta una straordinaria somiglianza col marito stesso) e poi rapita da una banda di highlanders ribelli. A poco a poco Claire imparerà a conoscere e ad apprezzare il carattere e gli ideali di questi scozzesi, ed in particolare si avvicinerà ad uno di essi, James Frazier, di cui ad un certo punto si scoprirà innamorata. Nel frattempo il marito la sta cercando disperatamente nella sua epoca, ma invano. La donna alla fine si integrerà alla perfezione nel nuovo ambiente, dove le sue conoscenze mediche le permetteranno di diventare una ricercata guaritrice, ma le procureranno altresì un'accusa di stregoneria. La saga di Outlander è composta, ad oggi, da nove libri nella versione originale e quindici nella traduzione italiana (sono tutti stati divisi in due tranne il primo, mentre il nono originale non è ancora uscito in Italia). Nel prosieguo Claire verrà messa a parte della rivoluzione giacobita di cui gli highlanders si rivelano sostenitori, mentre Jamie dovrà vedersela con l'accanimento persecutorio del capitano Randall, lo stesso che aveva accolto la donna al suo arrivo nel XVIII secolo. Riuscirà mai Claire a tornare nella sua epoca? E, in fondo, lo desidera veramente? 

 
L'anno del contagio, Connie Willis, 1992


Connie Willis è una delle più importanti autrici di fantascienza contemporanee, l'unica negli Stati Uniti ad aver vinto per sette volte il premio Nebula. Purtroppo in Italia è ancora poco conosciuta, soprattutto perchè solo pochi dei suoi romanzi sono stati tradotti nel nostro paese. Uno di questi è, appunto, L'anno del contagio, in cui la trama si svolge su due piani paralleli. La storia è infatti ambientata nel 2054, quando viene inventata la macchina del tempo e usata per fini strettamente accademici. Una studentessa appassionata di medioevo, Kivrin Engle, decide di usarla per visitare l'Inghilterra del 1320, ma per un errore di calcolo viene spedita nel 1348, nel pieno dell'epidemia di peste che sta sconvolgendo l'Europa. Contemporaneamente anche nella sua epoca scoppia un'epidemia che costringe a mettere in quarantena l'università di Oxford, costringendo una Kivrin debilitata e febbricitante a rimanere bloccata nel medioevo. Qui, una volta guarita, entrerà poco a poco a far parte della comunità del piccolo villaggio in cui si trova a vivere, assistendo impotente alla decimazione della popolazione causata dalla morte nera. Intanto a Oxford si lavora per farla tornare indietro...  


Nicolas Eymerich, inquisitore, Valerio Evangelisti, 1994


E' il primo di una serie di dodici romanzi che hanno come protagonista l'inquisitore domenicano Nicolas Eymerich, che opera nel Regno di Aragona a metà del XIV secolo. La sua storia si intreccia con quella, ambientata ai nostri giorni, del fisico Marcus Frullifer, studioso di fenomeni paranormali, e quella che si svolge due secoli nel futuro a bordo dell'astronave Malpertius, in viaggio verso un pianeta sconosciuto. Ciò che le accomuna è il culto della dea pagana Diana, che sembra essersi manifestata in quel lontano pianeta e che viene combattuta da Eymerich nel medioevo. Frullifer è invece colui che con i suoi studi ha permesso alla Malpertius di compiere viaggi interstellari. Il collegamento tra le tre vicende diverrà chiaro quando il viaggio nello spazio si trasformerà in un viaggio nel tempo che consentirà ad Eymerich di sconfiggere la setta pagana.  


L'uomo che restò solo sulla Terra, George Gaylord Simpson, 1996


Lo scienziato Magruder scompare dal 2162 mentre sta conducendo alcuni esperimenti sulla teoria dei quanti. Amici e parenti, dopo vane ricerche, dichiarano la sua morte presunta, senza sospettare quello che in realtà è accaduto veramente. In seguito ad un fenomeno di decronizzazione Magruder è stato infatti sbalzato indietro nel tempo di ottanta milioni di anni, venendosi così a trovare in piena era giurassica. Qui dovrà mettere in campo tutte le sue conoscenze scientifiche e le sue risorse umane per sopravvivere in un mondo dominato dai dinosauri, nel quale egli rappresenta l'unico esemplare di essere umano. In questo appassionante racconto lungo, che viene prima di Jurassic Park e di tutti i suoi epigoni (è stato pubblicato solo molti anni dopo la morte dell'autore, considerato il più grande paleontologo del XX secolo nel campo dei vertebrati, avvenuta nel 1984), e la cui pubblicazione è stata caldeggiata da Arthur C. Clarke (l'autore di 2001 Odissea nello spazio), si ritrovano tanti dei temi che caratterizzano i romanzi sui viaggi nel tempo, ma in particolare assume un ruolo rilevante l'aspetto introspettivo. Il protagonista infatti, novello Robinson Crusoe, tiene un diario in cui annota, oltre alle osservazioni scientifiche sul mondo che lo circonda e agli accadimenti quotidiani, anche la sua esperienze interiore, la sua nostalgia della vita perduta, la profonda solitudine, la stanchezza, ma anche la forza che lo spinge a non mollare.


Lo specchio di Dio, Andreas Eschbach, 1998


Tutto parte dal ritrovamento, in una necropoli poco lontana da Gerusalemme, del corpo di un uomo morto duemila anni prima che porta con sè il manuale di una videocamera digitale che non è ancora entrata in commercio. L'archeologo autore della scoperta intraprende quindi una ricerca avventurosa che lo porterà a scoprire che quello è il cadavere di un turista del futuro, sbalzato indietro nel tempo fino all'epoca di Gesù. E che con quella videocamera aveva probabilmente ripreso la sua risurrezione. Si tratta fondamentalmente di un romanzo di avventura in cui giocano un ruolo di primo piano sia i paradossi temporali, sia le implicazioni storico-religiose del ritrovamento archeologico. La Chiesa infatti farà di tutto per impedire al protagonista di ritrovare il filmato e di diffonderne il contenuto...   


Timeline. Ai confini del tempo, Michael Crichton, 1999


Come in tanti romanzi di Crichton, anche qui la perizia tecnico-scientifica dell'autore statunitense ricopre un ruolo importante, accompagnata però da una ricostruzione storica molto accurata e per certi versi sorprendente. La trama del romanzo, infatti, si snoda tra due epoche, gli ultimi anni del XX secolo e il 1357, dove un gruppo di archeologi decide di recarsi, sfruttando la macchina creata da una società di meccanica quantistica, per ritrovare il loro capo di spedizione professor Johnston, che aveva in precedenza usato la stessa macchina per tornare nel passato alla ricerca di notizie riguardanti lo scavo che stavano effettuando a Castelgard, in Dordogna, ma che dopo tre giorni non ha ancora fatto ritorno. Da una parte abbiamo quindi la parte "scientifica", con il direttore della succitata società nelle vesti del cattivo che bada solo alla sua reputazione e ai suoi interessi personali senza preoccuparsi dei pericoli cui vanno incontro i viaggiatori nel tempo, dall'altra un avvincente romanzo storico che vede i nostri protagonisti, in questo caso esperti conoscitori, anche se solo sulla carta, dell'epoca medievale, alle prese con l'assedio della rocca di Castelgard da parte degli inglesi capitanati dal losco sir Oliver. Da questo libro è stato tratto il film omonimo del 2003.   


Avanti nel tempo, Robert J. Sawyer, 1999

Tra i romanzi che trattano il tema dei viaggi nel tempo non poteva mancare lo spunto succoso dell'esperimento svolto al Cern di Ginevra che ha portato nel 2012 alla scoperta del famigerato bosone di Higgs. E' proprio da lì che parte questo romanzo di Sawyer (autore di fantascienza con frequenti connotazioni filosofiche ed un'attenzione alla caratterizzazione dei personaggi superiore alla media del genere), da cui è stata tratta la serie televisiva FlashForward. Nell'istante esatto in cui l'acceleratore viene attivato, infatti, tutti gli abitanti del pianeta vengono contemporaneamente proiettati ventun'anni avanti nel tempo, dove sono costretti ad assistere passivamente per alcuni minuti alle loro vite future, mentre i loro corpi reali giacciono in stato d'incoscienza. Alcuni assisteranno così ad eventi tragici, altri vedranno realizzati i loro sogni, altri ancora non vedranno nulla... Questo futuro appena intravisto potrà in qualche modo essere cambiato? Possediamo davvero il libero arbitrio oppure la nostra vita è già stata programmata fin dalla nascita?  

 

Lungo i vicoli del tempo, Lanfranco Fabriani, 2002

Curioso caso di "giallo fantascientifico" all'italiana, ha vinto il premio Urania nel 2001 (il seguito, Nelle nebbie del tempo, ha vinto lo stesso premio nel 2005). Si tratta di un romanzo molto divertente e avventuroso incentrato sul personaggio di Mariani, vicedirettore dell' UCCI di Roma, L'Ufficio Centrale Cronotemporale Italiano che ha il compito di vigilare sul regolare svolgersi della storia italiana. La tecnologia ha infatti reso possibili i viaggi nel tempo, ed è compito degli agenti temporali impedire che qualche sconsiderato decida di alterare gli eventi passati. Mariani si ritrova così a dover far fronte ad un complotto che ha le sue radici nella Firenze del Trecento, mentre negli uffici dell'UCCI ci si scontra per rivalità interne e di potere. La trama è piuttosto complessa (compare anche un agente francese che vuole rapire un giovane Boccaccio e portarlo in Francia per dare lustro alla letteratura del suo Paese), i continui viaggi nel tempo disorientano un po' il lettore, ma la fantasia debordante dell'autore riesce comunque a creare una non comune macchina di svago.
    
 
La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo, Audrey Niffenegger, 2003


 In questo romanzo d'esordio da cui è stato tratto anche un film (Un amore all'improvviso, 2009) il tema portante è la storia d'amore tra Henry e sua moglie Clare. Henry soffre di una rarissima malattia genetica che gli causa frequenti ed imprevedibili salti temporali, nel passato come nel futuro, che vengono generati dallo stress e le cui destinazioni dipendono dal suo subconscio. E' per questo che si ritroverà a visitare più volte la moglie durante l'arco dell'intera esistenza, anche prima che entrasse nella sua vita, raccontandole del loro futuro assieme. In questo modo quando Clare lo incontrerà, a vent'anni, saprà già tutto di lui, mentre Henry, che non può conoscere il futuro, non la conoscerà ancora. E quando Henry sarà già morto, Clare avrà la possibilità di dargli lo stesso un ultimo saluto. 


 Hyperversum, Cecilia Randall, 2006


La saga di Hyperversum (cinque romanzi) viene di solito catalogata nella letteratura per ragazzi, ma per l'accuratezza storica e la caratterizzazione dei personaggi può benissimo essere apprezzata anche da un pubblico adulto. Si parte dai giorni nostri, quando Daniel e Ian, giovani ragazzi appassionati di videogiochi, provando il nuovo Hyperversum, che permette di vivere virtualmente in 3D qualsiasi epoca storica, vengono inspiegabilmente catapultati in carne ed ossa nella Fiandra del 1214, nell'imminenza della battaglia di Bouvines. Impossibilitati per il momento a fare ritorno nella loro epoca, dovranno per forza di cose ambientarsi in fretta in quell'ambiente sconosciuto e violento, diventando loro malgrado due pedine importanti sullo scacchiere della guerra imminente tra francesi e inglesi. In particolare Ian, in seguito ad una serie di vicende avventurose, diventerà Jean Marc, cadetto del potente conte di Ponthieu e marito della bella Isabeau, mentre Daniel diventerà un ottimo arciere. Nel frattempo incontrano altri ragazzi appartenenti alla loro epoca, tutti collegati ad Hyperversum nel momento del salto temporale...    


Red, Kerstin Gier, 2009

Altro romanzo young adult e altra saga, che si completa con Blue e Green, entrambi del 2010. Gwendolyn vive a Londra in un grande e antico palazzo, assieme alla sua numerosa famiglia che da secoli si tramanda un segreto stupefacente: un gene che permette di viaggiare nel tempo. La portatrice di questo dono dovrebbe essere l'antipatica cugina Charlotte, educata fin dalla nascita per essere la prescelta, che si sta preparando a compiere i suoi sedici anni e quindi il suo primo salto temporale. In realtà il gene si manifesta proprio in Gwen, che suo malgrado dovrà essere così presentata alla loggia dei Guardiani, una setta segreta che si occupa di proteggere i dodici viaggiatori. Questi hanno il compito di completare il cronografo scoperto dal conte di Saint Germain, quinto viaggiatore e fondatore della setta, e Gwen, come dodicesima e ultima, dovrebbe completare la missione. Ma le cose si complicano, e la nostra protagonista sarà costretta a compiere molti viaggi in epoche diverse per risolvere l'intricata matassa, fino a conoscere il conte in persona. Durante le sue avventure potrà contare sull'aiuto di Gildeon, altro giovane viaggiatore del tempo di cui si innamorerà perdutamente.

 

22.11.63, Stephen King, 2011

Jake Epping, professore di inglese con un passato tormentato, viene messo a parte dal suo amico Al, ormai in fin di vita per un cancro ai polmoni, di un segreto incredibile: nel retro della sua tavola calda si nasconde un varco temporale che porta al 1958. I due decidono di intraprendere una folle missione: tornare nel passato per sventare l'attentato a John Fitzgerald Kennedy e impedire così gli esiti funesti di quell'evento, come la guerra del Vietnam e la morte di Martin Luther King con le conseguenti rivolte razziali. Ma cambiare il passato non è impresa facile, e Jake si troverà invischiato in una serie di avventure e di paradossi temporali che metteranno in serio pericolo la sua vita e quella dei suoi amici, ma che gli faranno altresì conoscere il grande amore. 



Viaggi nel tempo, AA.VV., a cura di F. Farina, 2016

Voglio concludere questa lunga carrellata di romanzi sui viaggi nel tempo con una gustosa antologia pubblicata un paio d'anni fa che raccoglie undici racconti di autori che hanno fatto la storia della narrativa di genere e non solo. Sono infatti presenti, tra gli altri, H. G. Wells, Ray Bradbury, Edgar Allan Poe, Philip K. Dick e Page Mitchell, che esplorano l'argomento a partire dai primi viaggi provocati da sogni e allucinazioni, fino ad arrivare alle moderne macchine del tempo. Non mancano i classici paradossi temporali, gli agenti temporali e le avventure tra i dinosauri, in un libro che può rappresentare un'ottima introduzione per il lettore che si voglia avvicinare per la prima volta a questo tema tanto ricco di sfaccettature.



I viaggi nel tempo. Una guida filosofica, Giuliano Torrengo, 2011

Partendo dalle diverse teorizzazioni sulla struttura del tempo dei filosofi più importanti che si sono occupati dell'argomento (Eraclito, Parmenide, Kant, Godel...), passando per le trovate più o meno fantasiose di scrittori e registi e arrivando ad Einstein e alle più avanzate teorie della fisica quantistica, il filosofo Torrengo cerca di dare una risposta alle domandi più intriganti che sorgono spontanee quando ci si approccia ai viaggi nel tempo: in quale dei tanti futuri non ancora determinati finirebbe un eventuale viaggiatore? Sarebbe davvero possibile alterare il passato? E che conseguenze ci sarebbero nel presente? Come funzionano e come si risolvono i paradossi temporali, ammesso che si possa farlo? Si tratta di un saggio veramente intrigante, che affronta il problema soprattutto da un punto di vista concettuale e filosofico, adatto a chi abbia la curiosità di scoprire quanto di tutto ciò che si dice e si pensa sui viaggi nel tempo abbia un qualche fondamento di plausibilità, e quanto invece resti relegato nel mondo della fantasia e dell'intrattenimento.  













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