mercoledì 11 aprile 2018

RECENSIONE: UNA VITA DA LIBRAIO

Titolo: Una vita da libraio
Autore: Shaun Bythell
Editore: Einaudi
Prezzo di copertina: € 19,00
Anno di pubblicazione: 2018


Sinossi
La vita quotidiana di una libreria dell'usato in una cittadina della costa scozzese.
 Sono quindici anni che Shaun Bythell gestisce The Book Shop a Wigtown, la città dei libri sulla costa sudoccidentale della Scozia, e in questo diario ci racconta giorno per giorno un anno della sua vita, speso nel tentativo di resistere all'assalto di Amazon e degli e-books. Abbiamo così l'opportunità di capire che in realtà "vendere libri usati non vuol dire starsene seduti in pantofole, i piedi sul pouf e la pipa in bocca a leggere Declino e caduta dell'Impero romano accanto a un caminetto crepitante, in un viavai di clienti deliziosi che ti impegnano in brillanti conversazioni e se ne vanno dopo aver sganciato fasci di banconote". Al contrario, i clienti sono spesso fastidiosi e maleducati, le richieste di libri surreali ed esilaranti e gli incassi al limite della sopravvivenza, mentre le pantofole e il pouf si traducono in un girovagare quasi quotidiano tra biblioteche dismesse ed eredità librarie da smaltire e in un mal di schiena cronico dovuto agli scatoloni di libri che devono essere continuamente spostati, caricati, trasportati. E poi ci sono i dipendenti, quei pochi che Shaun si può permettere, prima fra tutti la Nicky con la sua tuta da sci sempre addosso, perennemente in ritardo, sempre pronta a creare scompiglio tra i libri ed i clienti, ad ascoltare attentamente le disposizioni del titolare per poi disattenderle regolarmente.
Shaun Bythell è anche uno degli organizzatori del Wigtown Book Festival che, partito in sordina nel 1999, con gli anni è diventato il secondo festival letterario di Scozia, arrivando ad attirare visitatori da tutto il mondo. Si svolge nell'arco di una settimana a settembre nella piazza del paese, e il Book Shop ne è una delle anime ispiratrici. Anche di questo parla il libro, svelando tanti gustosi aneddoti e retroscena.

Pregi
Si tratta davvero di una lettura piacevole e divertente, a tratti esilarante, che tra l'altro rende in pieno l'idea di quello che vuol dire essere un libraio oggi. Io, facendo più o meno lo stesso lavoro di Shaun, mi sono riconosciuto in tante delle situazioni descritte, soprattutto nel rapporto di amore e odio con certi clienti, che a volte sembrano entrare in libreria con l'obiettivo dichiarato di rovinarti la giornata. Ne è un esempio il signore che si presenta davanti al bancone dicendo: "Non mi interessano i suoi libri. Sono qui per spiegarle il mio punto di vista sull'energia nucleare". Al che giustamente l'autore chiosa: "Mezz'ora dopo la voglia di vivere non era che un lontano ricordo". Altre volte ,invece, danno vita a scenette irresistibili, a volte involontarie, che accadono all'improvviso rendendo memorabile una monotona giornata in libreria e che l'autore spesso condisce con commenti puntuali ed illuminanti.
    Mentre riparavo uno scaffale nella sezione Gialli ho ascoltato senza volere la conversazione di due anziane clienti, una delle quali, parlando di racconti dell'orrore, confondeva E. L. James con M. R. James. Si è portata a casa una copia di Cinquanta sfumature di grigio: credo che ne sarà piacevolmente sorpresa, sempre ammesso che non le venga un colpo.
Per non parlare delle richieste più improbabili, come quella del Manuale per la determinazione del sesso nei pulcini di un giorno, o la Storia delle orge.
Ma Una vita da libraio non è solo questo, è anche (e forse soprattutto) una grande dichiarazione d'amore per i libri, quelli cartacei, quelli che si impolverano e a volte ammuffiscono, che se ne stanno per decenni dimenticati in qualche soffitta o biblioteca abbandonata in attesa che il libraio li scopra e gli ridia nuova vita, con le dediche e i nomi dei vecchi proprietari scritti in matita sul frontespizio, con le lettere ingiallite usate come segnalibro, testimoni di mille vite passate e ancora in grado di suscitare emozioni.
Nell'era di Amazon e delle grandi distribuzioni il libro di Shaun rappresenta la testarda perseveranza di chi fortunatamente pensa ancora che il libro non sia un "bene da commerciare" qualsiasi, e che il suo destino finale sia quello di essere posseduto e sfogliato da un lettore.
A me non importa se uno spende due sterline e cinquanta per un romanzo Harlequin o per una consunta edizione economica dell'Etica di Spinoza. Il mio augurio, in ogni caso, è che l'esperienza di lettura sia piacevole.

Difetti
Forse un po' troppo lungo

Consigliato a 
Chi ama i libri. Leggerli, toccarli, annusarli, guardarli e, naturalmente, comprarli. 

Voto: 4/5 

 


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